Glossario

Con il glossario di energy wave il mondo dell’energia è più comprensibile. Grazie a questo utile strumento potrai trovare facilmente la definizione dei principali termini utilizzati nel settore energetico, un aiuto concreto per leggere la tua bolletta e comprendere le offerte commerciali dei servizi energia.

  • Bonus gas

    È uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità ARERA con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose. Non viene erogato in automatico ma occorre farne opportuna richiesta al proprio fornitore di gas.

  • Bonus Luce

    È uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità ARERA con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose. Non viene erogato in automatico ma occorre farne opportuna richiesta al proprio fornitore di energia elettrica.

  • Cambio fornitore

    Il fornitore è la società che vende il prodotto finito, ovvero l’energia elettrica e/o il gas. Il fornitore non deve essere confuso con il distributore che è il soggetto incaricato della consegna al cliente finale dell’energia elettrica, attraverso le reti di media e bassa tensione, e del gas attraverso le reti cittadine in bassa pressione. Quando si cambia fornitore si passa da una società di vendita all’altra, che applicherà delle tariffe diverse sulla materia prima (sia luce che gas). Non è invece possibile cambiare distributore in quanto questo è univoco per zona e il suo compenso (incluso nella bolletta) è regolato dall’Autorità.

  • Cmem

    È il costo del gas (materia prima, senza trasporto, distribuzione e imposte) ed è espresso in €/Smc (Standard metro cubo). Rappresenta la componente che corrisponde al costo previsto che la Società di vendita dovrà sostenere sui mercati finanziari per l’acquisto del gas che verrà poi rivenduto ai clienti.

  • Diagnosi energetica

    Consiste nella raccolta e successiva analisi di tutti i vettori energetici all’interno di un determinato sito, che può essere un condominio, un’azienda, una struttura ospedaliera, …. All’interno di una azienda di ceramica, ad esempio, la diagnosi energetica consiste nella stima dei volumi, in termini di quantità e prezzo, di tutti i vettori energetici (gas, energia elettrica, idrogeno, vapore, ecc.) in modo da calcolare quanto le singole aree siano “energivore” (quanta energia consumano) e quanto l’energia incida sul costo del prodotto finale, valutando quello che è il costo specifico (per esempio quanta energia si è spesa per produrre una singola piastrella). L’attuale normativa di riferimento per la diagnosi energetica è il D.lgs. 102/14.

  • F0

    È la fascia oraria applicata alle tariffe mono-orarie, compare in maniera fittizia a indicare che il prezzo dell’energia elettrica resta invariato per tutte le ore del giorno e per tutti i giorni della settimana.

  • F1

    È la fascia oraria compresa dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00, escluse le festività nazionali.

  • F1 – F23

    Sono le fasce orarie applicate solo alle tariffe ad uso domestico cosiddette bi-orarie. L’opzione prevede la fatturazione dei consumi distinta in due sole fasce, dove F23 comprende tutte le ore incluse nelle fasce F2 e F3.

  • F2

    Sono le fasce orarie comprese dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 8.00, il sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali.

  • F3

    È la fascia oraria compresa dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica ed i festivi tutta la giornata.

  • Fasce orarie

    Sono periodi di tempo ai quali corrispondono diversi prezzi dell’energia.
    I contatori installati per la misurazione dei consumi di elettricità sono in grado di rilevare i consumi del cliente distinguendo la fascia oraria in cui questi avvengono. Le fasce orarie sono definite dall’Autorità e sono suddivise in F1, F2, F3, F0, F23.

  • Imposte energia elettrica

    Si suddividono in accise (imposta diretta sul consumo) e IVA (imposta sul valore aggiunto). La differenza tra le due imposte è che la prima dipende dalla quantità acquistata, mentre la seconda dipende dal valore economico del servizio. Le accise sono espresse in €/kWh e non dipendono dal prezzo dell’energia elettrica ma solo dalla quantità; rappresentano un costo a carico del cliente finale ma a differenza di quanto succede nel settore del gas non hanno un’aliquota decrescente con gli scaglioni di consumo. L’IVA invece viene applicata sul prezzo imponibile (accise incluse); tale valore include tutte le voci di costo (non ivate) della bolletta.

  • Imposte gas

    Si suddividono in accise (imposta diretta sul consumo) e IVA (imposta sul valore aggiunto). La differenza tra le due imposte è che la prima dipende dalla quantità acquistata, mentre la seconda dipende dal valore economico del servizio. Le accise sono espresse in €/Smc e non dipendono dal prezzo del gas ma solo dalla quantità/volume; rappresentano un costo a carico del cliente finale e hanno un’aliquota decrescente con gli scaglioni di consumo. L’IVA viene applicata sul prezzo imponibile (accise incluse); tale valore include tutte le voci di costo (non ivate) della bolletta.

  • kW (kiloWatt)

    Rappresenta l’unità di misura della potenza elettrica ed è definita come rapporto fra l’unità di energia, espressa in Joule, in un secondo: 1 kW = 1kJ / 1s. Facendo l’analogia idraulica rappresenta i litri al secondo che passano in un tubo.

  • kWh (kiloWattora)

    Rappresenta l’unità di misura dell’energia elettrica ed è definita come l’energia complessivamente erogata in un’ora (3.600 secondi) se si mantenesse la potenza costante di 1 kW: 1kWh = 1kW x 1h. Facendo l’analogia idraulica rappresenta il volume d’acqua che si accumulerebbe in un’ora se si erogasse una portata di 1 litro al secondo.

  • Mercato elettrico

    Rappresenta il luogo virtuale di incontro in cui i produttori di energia elettrica vendono a grossisti e società di vendita; queste ultime hanno un ruolo da intermediario e sono quelle che successivamente rivendono al cliente finale e procedono con la bollettazione.

  • PDR

    Acronimo di Punto Di Riconsegna, è un codice alfanumerico che rappresenta in maniera univoca il punto di prelievo del gas naturale. Esso dipende dalle coordinate geografiche e si trova generalmente sulla prima pagina della bolletta. Non dipende dal tipo di fornitura o dal contatore: se si chiede di cambiare contatore (e contestuale matricola), il PDR rimane invariato in quanto dipende esclusivamente dalle coordinate geografiche che identificano il punto di prelievo. Il PDR rappresenta per il gas naturale quello che il POD rappresenta per l’energia elettrica.

  • POD

    Acronimo di Point Of Delivery, è un codice alfanumerico che rappresenta in maniera univoca il punto di prelievo dell’energia elettrica. Esso dipende dalle coordinate geografiche di dove si trova il punto di prelievo ed è riportato generalmente sulla prima pagina della bolletta. Il POD non dipende dal tipo di fornitura o dal contatore: se si chiede un aumento di potenza da 3kW a 6 kW della propria fornitura, viene cambiato il contatore (e contestuale matricola), ma il POD rimane invariato in quanto dipende esclusivamente dalle coordinate geografiche che identificano il punto di prelievo. Il POD rappresenta per l’energia elettrica quello che il PDR rappresenta per il gas naturale.

  • PUN

    Acronimo di Prezzo Unico Nazionale, è espresso in €/kWh e rappresenta il prezzo di acquisto dell’energia elettrica che la Società di vendita paga sul mercato elettrico (MGP – Mercato del Giorno Prima). Il PUN non è fisso ma varia sulla base del rapporto tra domanda e offerta, assumendo quindi un valore diverso per ogni ora di ogni giorno, registrano nell’arco di un anno 8.760 valori. Rappresentando il costo di approvvigionamento della Società di vendita l’energia elettrica in bolletta è di norma ulteriormente rincarata per assicurare gli opportuni margini di guadagno a chi eroga il servizio. Il valore dell’indice PUN è pubblicato in real time dal Gestore dei Mercati Energetici sul sito www.mercatoelettrico.org

  • SMC

    Acronimo di Standard metro cubo, è la quantità di gas contenuta in un metro cubo a condizioni standard di temperatura (15 °C) e di pressione (101325 Pa). Tale definizione si rende necessaria poiché il gas naturale in condizioni ambiente si trova allo stato gassoso. La sua quantità in termini di massa (espressa in kg) che sta all’interno di un metro cubo dipende dunque sia dalla pressione sia dalla temperatura. Considerando per esempio un metro cubo di gas, se la pressione si dimezzasse anche il peso e la quantità di gas effettiva si dimezzerebbero ma il gas rimanente occuperebbe sempre 1 metro cubo.