L’epidemia da Covid19 ha impattato pesantemente sul settore delle energie rinnovabili, che già era cresciuto in modo modesto nel 2019, e questo costringerà a un vero tour de force dal 2021 se si vorrà tentare di centrare comunque gli obiettivi 2025: 1,48 GW/anno, in media, per il solare e 1 GW/anno per l’eolico. La nuova potenza installata in Italia lo scorso anno è stata infatti di circa 1.210 MW, oltre 50 MW in più (+4%) rispetto al 2018 e tuttavia decisamente limitata, trainata principalmente dai comparti di eolico e fotovoltaico soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno.
È quanto emerge dal sesto Renewable Energy Report 2020, redatto dall’Energy& Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano.
È il fotovoltaico a guidare nel 2019 la classifica delle nuove installazioni con una potenza complessiva installata di 20.850 MW. I dati confermano la tendenza al ritorno degli impianti di grande taglia (34% del totale in potenza) rispetto al settore residenziale, che comunque resta ancora predominante (36%). L’eolico invece registra un volume complessivo di potenza di oltre 10.600 MW localizzata per la quasi totalità nelle regioni del Sud.
Sono dati assolutamente inferiori alle attese, la situazione è purtroppo ben diversa, anche a causa della battuta d’arresto determinata dal Covid: ipotizzando infatti che le installazioni nel corso del 2020 siano inferiori a quelle degli anni precedenti, si ottiene che tra il 2021 e il 2025 sarà necessario incrementare la capacità installata al ritmo di 1,48 GW/anno, in media, per raggiungere 28,55 GW al 2025”.
Ma quali azioni di policy andrebbero introdotte nel quadro normativo, per rimuovere le attuali barriere legislative, economiche o “di sistema” e favorire gli investimenti in nuovi impianti rinnovabili? Secondo gli operatori è necessario avviare una revisione delle detrazioni fiscali, procedere con la semplificazione, uniformazione e definizione dei tempi dell’iter autorizzativo per realizzare e nuovi impianti, oltre che favorire l’uso di sistemi di accumulo e recepire la direttiva UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.