Sta per partire il nuovo programma di formazione e informazione promosso da ENEA in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica rivolto ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione. Il filo conduttore sarà la parola ‘innovazione’, intesa non solo in senso strettamente tecnologico ma come spinta al cambiamento, per centrare gli obiettivi di efficienza energetica al 2030.
A fronte di un obiettivo vincolante di risparmio per il nostro Paese di 51,44 Mtep di energia finale, le misure previste dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima ci consentiranno di raggiungere un risparmio cumulato superiore, pari a 57,44 Mtep, di cui 1,43 Mtep (pari a circa il 2,5%) attraverso le azioni che introdurremo fin da ora con il nuovo Programma di Informazione e Formazione.
In Italia il consumo interno lordo di energia al 2020 è stato pari a 141,6 Mtep (-8,9% rispetto al 2019). Considerando gli impieghi finali di energia, nel 2020 i trasporti (28,12%) e gli usi civili (45,81%) si sono confermati i settori più energivori. Nel complesso si è verificata una contrazione dei consumi finali in ogni settore: trasporti (-19,2%), industria e usi civili (-4,3%), fatta eccezione per il comparto agricolo, in cui i consumi energetici sono cresciuti del 1,4% tra il 2019 e il 2020.
Sul fronte dell’intensità energetica primaria in Italia è risultata inferiore sia rispetto alla media dei Paesi della Ue28 sia a quelli appartenenti alla zona Euro. Nel 2019 nel nostro Paese il valore dell’indicatore è stato pari a 90,1 tep/M€, mentre nell’intera UE28 si è attestato a 101,7 tep/M€. Tuttavia la distanza tra l’Italia e gli altri Paesi europei si sta riducendo: nel 1995 l’Italia aveva un valore dell’indicatore inferiore, rispettivamente, del 32,1% e del 25,7% rispetto a UE28 e zona euro, mentre nel 2019 la differenza si è ridotta a 11,4% e 11,3%. Quindi l’efficiente risultato ottenuto dall’Italia rende la riduzione dell’intensità energetica più complicata, come dimostrano questi dati: nel periodo 1995-2019 l’intensità energetica si è ridotta del 16,2% in Italia, del 35,8% nella UE e del 29,8% nell’Eurozona.