5 consigli su come gestire gli standby
Il consumo energetico in standby, anche se può sembrare insignificante, può contribuire in modo concreto alla bolletta energetica domestica. L’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) stima che un apparecchio in standby possa consumare da 1 a 4 watt all’ora, infatti, quelle che sembrano innocue lucine possono pesare fino al 10% sulla bolletta se lasciate accese tutto il tempo.
Per risparmiare energia in standby, è consigliabile disattivare gli apparecchi elettrici quando non sono in uso, utilizzando ciabatte multipresa “standby stop” per spegnerli facilmente.
Ecco allora piccoli gesti per ridurre il consumo in standby:
- Spegnere gli apparecchi quando non sono in uso invece di lasciare gli apparecchi in standby, spegnerli completamente.
- Utilizzare ciabatte multipresa per facilitare lo spegnimento di più apparecchi contemporaneamente.
- Verificare le impostazioni di standby dei dispositivi: Alcuni dispositivi hanno opzioni di risparmio energetico che consentono di disattivare lo standby dopo un certo periodo di inattività.
- Sostituire gli elettrodomestici con quelli di classe energetica superiore A+ o A++ che consumano meno energia in standby.
- Sostituire le lampadine con quelle a LED che consumano meno energia e durano più a lungo.
Facciamo un esempio per dare l’idea dei consumi: un televisore acceso per 3 ore al giorno e in standby per le rimanenti 21 ore può consumare circa il 40% dell’energia necessaria per il suo funzionamento.